domenica 15 gennaio 2012

Il primo concerto degli Spirocheta Pergoli

Padova, Febbraio 1981, Teatro Ruzante.
si tratta del cineclub universitario per eccellenza, da moltissimi anni è una delle roccaforti dell'Autonomia Operaia. che ultimamente sta cercando di darsi un tono più moderno.
Una volta tanto non organizzano un concerto con le Nacchere Rosse o il Canzoniere Operaio di Pomigliano d'Arco, ma tentano un'operazione new vawe.
Il menù è appetibile.
2 anni prima Radio Sherwood (la radio di movimento), ha organizzato un concerto con gli Skiantos, ed è andato benissimo.
Adesso vogliono osare di più.
Cisko, un filmaker ( di movimento) , è appena tornato da New York, dove oltre a farsi di coca boliviana e altro con John Lurie ed essersi preso le piattole è tornato con un sacco di filmati girati da lui di esibizioni live incredibili: James White and the Contortions, Suicide, DNA, Lounge Lizards, Lydia Lunch, Lizzie Mercier Descloux.
Tutte queste meraviglie verranno proiettate per la prima volta, in più sono state cooptate due band da Bologna: Le Camere Pratiche e i Sexy Misa.
Nessuno li conosce, ma se la tirano così tanto che è praticamente impossibile  non siano geniali.
Anch'io me la tiro un casino, con il mio gruppo di art-wave: gli Spirocheta Pergoli.
Nessuno ha ancora sentito una sola nostra canzone, anche perchè non abbiamo ancora inciso nulla.
L'unico mezzo con cui registriamo le nostre prove è un registratore Philips portatile( i ghetto blasters si vedranno l'anno dopo, al momento siamo ad appena una spanna da un registratore Geloso a bobine).
Gli organizzatori sono ottimisti, hanno addirittura intenzione di fare il bis: la serata replicherà il giorno dopo.
Il pubblico è quello delle occasioni da non mancare, ci sono anche gli isolati wavers locali.
Sono venuti per sentire la Lilly, la bassista delle Camere Pratiche.
Un tempo stava a Padova, ma ora vive a Bologna e impressiona tutti con il suo look very london: capelli zebrati, pantacollant leopardati, anfibi, chiodo in pelle e minigonna di pelouche.
I Sexy Misa, il gruppo che apre il concerto, sono altri ceffi raccattati a Bologna, e fanno  revival beat italiano anni '60, con il cantante/chitarrista vestito da sera.
Il pubblico li gradisce, e sul finale canta in coro "co-co-coccinella".
Hanno fatto anche un filmino in 16mm molto professionale, molto.
Noi al confronto siamo veramente degli straccioni, con la nostra pianola similFarfisa recuperata dalla sorella di Enrico ( il tastierista), la chitarra Hofner imitazione Fender e la nostra batteria elettronica autocostruita con un kit da 15.000 lire ( 4 suoni + 5 ritmi combinabili ) .
Siamo impazziti nel tentativo di collegare il mio stereo all'impianto voci, ci serve per le basi pre-registrate, e siccome non funzionava nulla abbiamo passato il pomeriggio da un fetido rivenditore di autoradio . Dopo che ci siamo genuflessi ha fatto una saldatura volante tra un cavo e uno spinotto, che miracolosamente alla fine ha funzionato.
Dopo i Sexy Misa partono i video di Cisko, e cominciano i dolori di panza.
La No-Wave non piace a un pubblico avezzo più a Joe Cocker e ai Led Zeppelin che allo sferragliamento chitarristico di Arto Lindsay.
Partono alti lamenti che si trasformano poi in fischi e ululati.
Dopo mezz'ora di questa cacofonia si accendono le luci sul palco.
Le Camere Pratiche partono bene: batteria squadrata, geometrici giri di basso e chitarra cattiva, ma essenziale.
L'atmosfera viene rovinata dal cantante.
E' fatto come una biscia. Biascica qualcosa nel microfono in inglese maccheronico, ma anche se cantasse in italiano non si capirebbe niente.
L'intento è molto John Lydon+ PIL, ma il risultato è più simile  al lamento di una pecora sgozzata.
Il pubblico insorge, ma viene frenato da un miracolo.
L'impianto salta.
Segue un colorito battibecco tra il tecnico audio e il gruppo, che alla fine saluta tutti sfanculando.
Siamo rimasti noi.
Ho fatto spegnere le luci per creare suspence.
Parte una base con sibili elettronici e frequenze radio, io arrivo portandomi sulla schiena un televisore  acceso (fuori sintonia) e lo piazzo di fronte alla platea.
Dopo 10 minuti di questa sbobba il popolo è alle stelle, c'è chi fischia a due mani, vola roba, ma nel complesso non c'è male.
Si accendono le luci.
Io ho i capelli radi e sforbiciati da solo, un soprabito nero lucido di mio nonno, scarpe All star bianche, e delle spilline autocostruite e autodisegnate in cartoncino.
Più che punk sembro uscito da una casa di cura, impressione sottolineata da Enrico alle tastiere (indossa un imbarazzante pullover a rombi, fatto all'uncinetto) e Mineo alla chitarra, con dei boccoloni in testa che lo fanno somigliare  a uno degli angioletti di Fiorucci.
Parte la chitarra, la tastiera e la batteria elettronica .
I suoni sono stridenti, la tastiera clamorosamente fuori tempo, ma la cosa peggiore è la mia voce: stridente e antipatica, sembra quella di un bambino cattivo ed evirato.
Il pubblico è interdetto, poi cominciano tutti a ridere.
Andranno avanti a ridere fino alla fine del concerto.
la serata si è trasformata in puro avanspettacolo, con botta e risposta tra me e il pubblico, birre che volano e pernacchie. Mancano solo i gatti morti, ma alla fine ci applaudono per il fegato dimostrato.
Siamo vivi.
A Padova quel concerto lo ricordano ancora. 

se volete sentire cosa facevamo andate qui:
http://www.youtube.com/watch?v=mGPPpTqB1m4

se invece volete vedere un fumettino che parla di quei tempi andati, eccolo qua, è stato pubblicato qualche anno fa su XL




4 commenti:

  1. ahahah!dalle tue storie ne vengo sempre fuori come se avessi inalato fumenti di funghetti ( e sono le 8 e 35 del mattino)

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  2. ... pensa a quanti soldi risparmi! Grazie!

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  3. grandissimi spirocheta pergoli!!! aphex twin con 10 anni di anticipo almeno!

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