lunedì 11 settembre 2023

TRAXMAN

 Dopo un po’ di tempo dall’inizio dell’avventura Trax, dopo un pò di fanzine di vari formati, di cassette, di registrazioni casalinghe, di fotocopie, di colla e collage, Vittore Baroni pensò che era il momento di fare un fumetto con un personaggio che fosse il testimonial di quello che stavamo facendo. Nacque Traxman, agente segreto senza alcun superpoterieche si muoveva in un universo di personaggi bizzarri, pieno di riferimenti al nostro mondo, ai musicisti che ci supportavano, agli artisti con cui eravamo in contatto. Inizialmente lo pubblicavamo a singhiozzo in allegato alle vaie produzioni Trax, come albetto di 8 pagine. Publicammo qualche puntata, ma ci fermammo prima del finale. Pochissimi anni dopo (ma sembravano passati decenni,  negli 80 un anno ne valeva 7, come gli anni dei cani) io e Vittore rielaborammo quelle storie per Vincenzo Sparagna, in una edizione di lusso, con un formato più grande e a colori. Qui potete vedere due versioni del primo episodio a confronto. Vennero pubblicati su Frizzer prima, e successivamente su Tempi Supplementari. Ambedue erano costole di Frigidaire, create per dare spazio agli autori giovani che stavano stretti nella testata principale, e allora si videro le storie di Giuseppe Palumbo, Di Sebastiano Vilella, Cicarè, Visintin, anche il fratello di Tiziano Scarpa, che si chiama Daniele ed è un bravissimo disegnatore. Non dovete pensare che si trattasse di una palestra dell’ardimento solo per giovani, perchè ci pubblicavano anche gli autori della testa principale. Lì Andrea Pazienza disegnò e scrisse “La leggenda di Italianino Liberatore”, una rutilante storia dedicata all’autore di RanXerox. Andrea in teoria era il direttore artistico (anche se come al solito il lavoro grosso se lo spazzava Filippo Scozzari), come al solito un pò c’era e un po’ no, ma quando c’era era un lampo. Non so bene cosa pensasse delle storie di Traxman, assolutamente scombinate e spesso autoreferenziali, visto che per comprenderle in pieno bisognava essere dentro al nostro universo parallelo fatto di artisti e musicisti ai margini dell’industria e della società. Eppure un giorno scrisse di suo pugno il riassunto delle storie precedenti per una pagina introduttiva all’ultima puntata della storia di Traxman. Con una competenza e una lucidità che mi lasciarono sbalordito. Evidentemente si era letto tutte e storie. A parte un refuso in cui Il Barone Littorio era diventato il Barone Vittorio (chiaro riferimento comunque a Vittore), tutto filava liscio. Evidentemente il nostro Traxman conviveva perfettamente con altri personaggi dell’universo Frigidaire, primo tra tutti Snake Agent, l’eroe plagiarista del Geniale Stefano Tamburini ( anche se Stè non l’avrebbe ammesso mai). 






















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