sabato 20 luglio 2013

Cer-amiche

The Pop Will Eat Himself in Triennale, Febbraio 2013.
In tutti questi mesi non sono mai riuscito a postare il testo di Ernesto Luciano Francalanci, scritto appositamente per la presentazione delle mie ceramiche in Triennale, le ceramiche della serie The Pop Will Eat Himself, per intenderci, prodotte da Superego.
Tra le righe del testo si capisce che Luciano le trova terribili, e forse anche orribili, ma si tratta di un testo scritto talmente bene e talmente arguto che non lo potevo certo censurare, e poi forse era proprio nelle mie intenzioni produrre delle ceramiche terribili e orribili, e se qualcuno ha colto l'intenzione ne sono pure felice, tutti le trovano così divertenti! Purtroppo le linee lisce e pulite e i colori sgargianti ingannano...
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Ernesto L. Francalanci
Crampi. Paradoxa Emblemata
Un insieme attraente e repulsivo di torbidità, brillantezza, oscenità, violenza e cattolicesimo anima questi bad toys, Paradoxa Emblemata del Medioevo turpe del nostro tempo, non ammalati da curare, come vuole l’autore, ma incurabili presenze contaminanti, fingendo identità umanoidi: la loro fisiognomica dimostra la patologia gotica, realistica e didascalica dell’illustrazione anche quando cambia di peso.
Il torbido, ciò che oscura lo sguardo e che vela il pensiero profondo, ciò che l’analisi inutilmente rileva e rivela, ciò che si sottrae alla luce e alla chiarezza, ciò che non si deposita e rimane in sospensione; nessuna trasparenza nei  Paradoxa Emblemata, ma oscura torbidezza, disordine rumoroso e scompiglio impediscono il luminoso desiderio di sogno.
 La brillantezza, il Brill, ciò che si oppone all’incerto e alla sfumatura, ciò che risplende per patina artificiale e ceramica, ciò che finge lo splendore illuministico con metodi illuminotecnici; nessuno scintillio ludico nei  Paradoxa Emblemata, ma brillantinità della vernice e della civiltà del lucido.
L’osceno, ciò che estroverte l’interno segreto, ciò che non denuncia l’impudico, ciò che esalta l’ossesso, il deforme, l’informe e l’immondo, ciò che apre al cattivo augurio del kitsch: ciò che è indicibile; nessuna purezza di suono, di parola e di sguardo nei Paradoxa Emblemata, ma entità che godono sadicamente dell’inguardabile.
Il violento, ciò che viola la pace, ciò che produce unheimlich insopportabile, ciò che impone l’autobiografico, ciò che chiama mondo bizzarro il mondo delle perversioni sotto protezione estetica, al di qua del regno dell’orrore vero; nessuna compassione nei Paradoxa Emblemata, ma crudeltà e certezza del banale e del male.
Il cattolico: ciò che ha ridotto la religione ad una questione pagana; ciò che ha dato immagine apotropaica  al non pensabile, ciò che ha prodotto la foresta scaramantica abitata dalle figure del bene e del male: Liber monstruorum de diversis generis.  Al calare del sole, ogni cinque dicembre, nei paesi di lingua tedesca, salgono dall’inferno della tradizione cattolica, i Krampus, diavoli che costituiscono la corte del male che accompagna e integra la bianca magia del vescovo di Myra , colui che resuscitò i cinque fanciulli stuprati dall’oste. Krampf, granchio, convulsione, crampo; richiama l’invasamento diabolico e il dibattersi nello spasmo, è un essere adunco, che afferra e riporta chi cattura nell’oscurità del profondo. Nell’ultima processione in un paese di un nord non lontano centinaia di Krampus sfilavano confusi tra i mostri dello spettacolo hollywoodiano; la notte dei morti viventi invocava la presenza tra le entità del male anche di tutti i Bad Toys.

Ernesto L. Francalanci 
Cramps. Paradoxa Emblemata  
At once attractive and repulsive, a combination of turbidity, brilliance, obscenity, violence and Catholicism animates these bad toys, Paradoxa Emblemata of the current repugnant Middle Ages. They are rather not patients that need taking care, as the author suggests, but incurable contaminating presences that fake humanoid identities: their physiognomic displays the gothic, realist and didactic pathology of illustration, even when it changes in relevance.
Turbid is what tricks the eye and clouds profound thinking, what the analysis purposelessly detects and highlights, what escapes light and clarity, what does not settle and stays in suspension; Paradoxa Emblemata are not transparent, but display obscure turbidity, clamorous disarray and commotion that stop one from the bright desire of a dream.
Brilliance is the opposite of uncertainty and faded overtones; it shines because of its artificial and ceramic surface and fakes enlightened splendour by means of lighting subterfuges; Paradoxa Emblemata do not feature any playful sparkles but the polished shine of the glossy civilization.
Obscene is what projects the inner secret, what does not blame immodesty but praises obsession, deformity, shapelessness and corruption, and opens to the ominous herald of kitsch: what may not be spoken of; there is no trace of purity of sound, word or gaze in Paradoxa Emblemata, but rather entities that sadistically devour the unwatchable.
Violence is what violates peace and produces an unbearable unheimlich, what imposes the autobiographical and calls the world of perversion - under the protection of aesthetics - bizarre, before the boundaries of the realm of true horror; there is no compassion in Paradoxa Emblemata, but rather cruelty and the surety of the trivial and evil.
Catholicism: something that turned religion into a heathen matter; what gave an apotropaic meaning to the unthinkable and produced a thick forest of superstition inhabited by good and evil characters: Liber monstruorum de diversis generis. German speaking countries believe that every 5 December, at dusk, Krampus hordes rise from the Catholic hell. Krampuses are demons that form the evil court, the nemesis and completion to the Archbishop of Myra’s white magic, which helped resuscitate the five children who had been murdered by an innkeeper. Krampf, crabs, convulsion, cramp; all relate of devilish obsessions and spasmodic struggles. They are hunched creatures that snatch anyone they lay their filthy hands on to drag them into the abyss. In the last procession of a Northern country not too far, hundreds of Krampuses paraded in a confused fashion among Hollywood showbiz monsters; the night of the living dead summoned the presence of all Bad Toys among the evil creatures.






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