Fino a un mese fa non sapevo assolutamente nulla su Young Signorino, poi mi è stato segnalato il suo video, me lo sono visto, e in qualche settimana sapevo già tutto sul soggetto in questione, e in più mi sono letto in rete tutte le peggio cose contro e pro lui e la sua musica. Certo, perchè alla fine la cosa che mi sembra che venga lasciata più da parte è la musica, o per meglio dire il suono.
Young Signorino
Mmh ha ha ha
Esistono due tipi di estremi musicali : il silenzio di John Cage con il brano 4.33 e il rumore bianco generato da qualsiasi sintetizzatore o oscillatore sonoro. Mi dispiace ma più di questi estremi sonori e musicali non si può fare, sì, ci sono stati alcuni esperimenti come le basse frequenze dei Throbbing Gristle (si rinchiusero in una stanza imbottita sparando basse frequenze talmente potenti fino a farsi sanguinare le orecchie), o sulla ripetitività del ritmo (un gruppo di studenti americani venne rinchiuso in un spazio dove veniva suonato ad alto volume e per 24 ore di seguito il disco “Drumming” di Steve Reich, il risultato fu che alcuni supplicarono di uscire, altri si unirono a fare dei cori, altri cominciano a percuotersi il corpo, altri rientrati a casa dall’esperimento distrussero la loro collezione di dischi e altri divennero percussionisti). Ma fermiamoci qui, dato che potrei andare avanti con aneddoti musicali e sonori all’infinito (ma sempre in misura molto minore di Vittore Baroni, come me appassionato di “musica incredibilmente strana”).
Young Signorino è un genio e un innovatore? Direi di no, ma nemmeno il segno dell’apocalisse dell’intelligenza, della musica, del buon gusto e dell’arte.
Cosa ci aspettavamo, che la merda melodica che ascoltiamo alla radio tutti i giorni non producesse reazioni?
Che i giovani fossero per sempre destinati ad apprezzare Laura Pausini, Tiziano Ferro e Marco Mengoni? O il rap con il ritornello da spiaggia di J-Ax e Fedez?
Negli ultimi anni i giovani sono stati educati a pensare che la vera musica era tornata appannaggio di chi la sapeva fare, con X-Factor, The Voice ed Amici in cui il talento musicale si misura in termini di quanti gorgheggi riescono a fare gli aspiranti cantanti professionisti in un nano secondo.
E invece la musica non è sempre così.
Un tempo chi voleva uscire dagli schemi del bel canto, del bel ballo e della bella musica armonica finiva nel gruppo dei personaggi strambotti, e quindi relegato a oggetto di culto per pochi nerd che ne apprezzavano la carica eversiva data dalla loro scarsa professionalità, grazia e creanza.
Oggi però c’è You Tube, e se sei bravo a lavorare sui social e con il passaparola puoi diventare una star anche se non canti come Nat King Cole.
In musica c’è sempre stato il culto della professionalità, questo ha fatto la fortuna di professionisti come i Pooh o tipo Marco Masini, che pur facendo cagare non bisognava criticare perchè “erano fior di professionisti”.
Ma ci sono sempre state generazioni che se ne sbattevano di saper suonare tremila note, e di cantare bene ed essere piacevoli alla vista, e anche se non sapevano fare nulla nel campo del bel canto e del clavicembalo ben temperato ci provavano, a volte anche con risultati che sono rimasti nella storia della musica rock, o chiamiamola “canzone sperimentale”, perchè pur sempre di canzoni, o di “tentativi di”, si parla.
I Suicide, I Residents, I Public Enemy, Aphex Twin, la chitarra di Arto Lindsay.
Immagino che molti critici musicali dopo questa sequenza di nomi storici rabbrividiranno. Ma come mi permetto?
Ho sentito anche citare i dadaisti e i futuristi per spiegare Young Signorino.
E naturalmente questo ha fatto inorridire anche i critici d’arte e gli artisti.
Chissà se Young Signorino conosce il Dada e il Futurismo, se ha mai ascoltato i Pere Ubu o Torture Garden di John Zorn?
Sta di fatto che si tende a mitizzare troppo. Nel libro fondamentale sul Dada di Hans Richter, dove il Dada è raccontato da uno dei protagonisti di uno dei movimenti più estremisti dell’arte contemporanea si desume che i dadaisti erano sì dei fini teorici della “fine dell’arte” , ma anche degli adorabili cazzoni.
La descrizione delle serate al Cabaret Voltaire e delle prime esibizioni di poesia fonetica con Hugo Baal vestito di cartone sono francamente esilaranti, e non molto dissimili dai jeans destrutturati di Young Signorino.
Dobbiamo quindi applaudirlo? No , ma nemmeno demonizzarlo troppo, sapere che fa parte di una delle esigenze che ha il genere umano.
In un bel libro di fantascienza di R.A. Lafferty: “maestro dal Passato”, Tommaso Moro, autore del romanzo “Utopia”, nonché del termine stesso “Utopia”, già decapitato nel passato a causa delle sua integerrima onestà viene riportato in vita in un futuro in cui l’Utopia si è realizzata. L’umanità ha sconfitto le malattie, la morte, la povertà, e la guerra, e tutti vivono in pace e prosperità, ma c’è una minoranza della popolazione del pianeta (una minoranza in crescita), che preferisce vivere in una parte repellente della Terra, dove ci sono ancora morte, malattia, sopraffazione, ignoranza e bruttezza. E la conclusione di Tommaso Moro è che la nostra natura imperfetta ci spinge a desiderare il malessere e il disagio, non c’è niente da fare, finiremo sempre per cercare di rovinarci. E la sua Utopia resterà tale in eterno, e per questa sua schietta onestà intellettuale nel finale viene ri-decapitato e amen.
Per cui Young Signorino non è bello o brutto e non è né un genio o un deficiente. Ho specificato, si tratta di un’esigenza.
Che poi sia costruito o meno non me ne importa, in fondo sono anni che si dicono le stesse cose anche di Maurizio Cattelan.
E adesso una selezione di pseudo canzoni pseudo musicali che hanno formato il mio orecchio e che possono risultare insopportabili quanto Young Signorino:
I Balordi
vengono a portarci via haha
I Balordi erano un gruppo beat degli anni ’60. Per quanto demenziale possa sembrare, il pezzo era già la cover di un “brano” americano di tale Napoleon XIV. Testi da manicomio, sirene dell’ambulanza, urla e un ritmo realizzato pestando monotonamente qualsiasi cosa.
Public Image Limited
Fodderstompf
John Lydon Rotten era uno dei più intelligenti componenti dei Sex Pistols e si accorse abbastanza presto che anche la musica punk aveva i suoi limiti, e che alla fine si ripeteva con i soliti accordi tanto quanto il rock’n roll classico, per cui diede vita ai PIL, gruppo post punk seminale per la musica moderna, dal suono cupo ma allo stesso tempo pieno di riferimenti al dub e al krautrock.
Verso la fine della preparazione del primo disco si accorsero che mancavano ancora 8 minuti, ma il gruppo non aveva idee né tempo di preparare nuovo materiale, per cui il bassista Jah Whobble e il batterista improvvisarono un giro ritmico in stile disco e tutti improvvisarono vocalmente facendo dei coretti in falsetto in cui dicevano ossessivamente “we only wanna to be loved”. Ogni tanto qualcuno si stufava e usciva a fumare, ogni tanto qualcuno mandava affanculo gli altri, e altri mollavano il colpo perchè si erano rotti di questa boiata, (tutto ciò si sente in sottofondo), eppure il pezzo funziona alla grande.
James Change
When your heartache begin.
James-Change -White aveva già infiammato le orecchie con il funk scardinato e no-wave dei suoi Contortions, ma in questa cover di un brano di Elvis raggiunge uno dei suoi top. La voce sgraziata e il sax stridente portano a un finale che metterà a prova la vostra resistenza. Personalmente, quando facevo le serate in cui mettevo su i dischi usavo questo brano come finale, per costringere gli ultimi avventori a togliersi dalle palle.
Throbbing Gristle
Persuasion
I Throbbing Gristle di Genesis.P.Orridge e Cosey Fanny Tutti (non sono dei nomi meravigliosi?) sono stati tra i pionieri della musica industriale in tutte le sue forme.
Persuasion proviene da uno dei loro dischi più “ascoltabili”, “20 jazz funk hits”. Due note di basso corrono per tutto il brano, mentre la voce lamentosa di Genesis con tono salmodiante racconta una storia di perversione e (probabilmente) di pedofilia.
In sottofondo urla di bambini e donne, rumori e un ossessivo ticchettare di un orologio.
Ora immaginate un adolescente sul letto della sua cameretta. Non sa suonare, non sa ballare, è stonato, non è né bello né atletico. Non pensa di essere particolarmente intelligente, non sa rappare, non sa fare le rime. La televisione e il web sono pieni di mostri che sanno suonare la batteria anche con le chiappe nei parchi di New York, di barboni che cantano con voci angeliche, di drogati che suonano la chitarra meglio di Yngwie Malmsteen, di street artist che in un pomeriggio dipingono un muro di 10 metri con un ritratto realistico di Trump con i capelli in fiamme. In televisione ci sono I Tre Tenorini, Nek ed Eros Ramazzotti che sono in tour con la filarmonica di Varsavia… Poi si attacca a You Tube e vede per la prima volta Young Signorino e Bello Figo.
La vita comincia ad assumere una nuova prospettiva.