mercoledì 5 novembre 2014

Lucca Comics 2014 val bene una chiesa sconsacrata (almeno così la pensa Bob Crumb) Parte 1

Ho perso il conto ormai di quante edizioni di Lucca comics ho fatto… Questa sarà la… trentaduesima? Calcolando che la prima l’ho fatta a 17 anni e che qualcuna l’ho saltata dovremmo esserci con i conti. 
Arrivo a Lucca due giorni prima, perché sono riuscito a far coincidere i giorni della kermesse lucchese con una lezione per un piccolo gruppo di studenti di design seguiti da Andrea Salvetti. Andrea è un artista/designer/scultore. Vive a Lucca sulle colline, e lavora i metalli e il legno della sua terra. E’ un ottimo cuoco, e mischia performance di design e cucina straordinarie, potete trovare in rete le sue manipolazioni di carni e salsiccie, e non aggiungo di più, you tube esiste anche per quello.

https://www.youtube.com/watch?v=W45HiSq_k0g

Arrivato a casa Andrea si muove in cucina con disinvoltura, in gran velocità ha tagliato dei funghi e li ha messi in forno con degli asparagi, ha preparato la maionese fatta in casa, ha tagliato a fettine della pancetta erborinata, l’ha arrotolata e ci ha messo dentro un tuorlo d’uovo, lasciando fuori il bianco, una sua personale versione delle classiche uova con pancetta. Mette in forno anche quelle. Ah, e non dimentichiamo i gamberi, che pulisce e getta in una meravigliosa zuppa di farro e legumi che aveva preparato prima, giusto per iniziare bene. 
E' tutto molto buono.
Tra un vinello e una chiacchiera si fa tardi, e vado a letto preparandomi ai giorni successivi. 
I lucchesi ormai sono passati da un generale fastidio per la manifestazione “monstre", a una rassegnata inconsapevolezza. 
Andrea dice “può darsi che ci vada pure io quest’anno, ai comisss”, ma si vede dai suoi occhi che piuttosto preferirà chiudersi nel laboratorio a lavorare con fiamma ossidrica e attrezzi da fabbro (magari pensando di avere sotto qualche cosplayer ben pasciuto). 
Lucca città tiene circa 80.000 abitanti, durante i 4 giorni della manifestazione si riempirà di altre 400.000 persone, con una media di 100.000 al giorno. “E’ come se Padova e Ancona venissero tutte e due dentro a Lucca, e per tutti si intendono tutti gli abitanti delle due città, compresi i bambini, i vecchi, i malati, gli immigrati, tutti”… questo mi dirà Simone Romani di Lizard/Rizzoli durante uno dei suoi rari momenti di riflessione libera da impegni editoriali. 
Piccolo momento di pausa post-Lucca: sono tornato da due giorni da Lucca e mi sembra strano che vicino a me non ci sia almeno qualcuno vestito da personaggio dei fumetti, dei cartoni animati, dei manga, di una serie televisiva, di un film, di una serie web, di una qualsiasi trasmissione televisiva del cazzo.
Il mercoledì invece faccio la mia lezione, istruisco gli studenti sulle magiche possibilità di uno strumento di modellazione non canonico come ZBrush (programma 3D  economico ma versatilissimo), e la sera mi tuffo nei padiglioni editori.
Andrea Salvetti abita sui colli, in una bella casa a 30 minuti dal centro per cui bisognava fare una bella strada tutta a tornanti, siamo scesi la mattina presto rintronati dal sonno e dai tornanti, e finita la mia lezione e raggiunto lo stand in allestimento trovo Simone Romani e Vincenzo Filosa che mi propongono di andare su a portare i miei bagagli alla tenuta dove Simone prenota ogni anno per lo staff e per gli autori. Sono solo 25 minuti di strada a tornanti, che dopo una bella arista di maiale mangiata a mezzogiorno mi faccio molto volentieri...piacerà anche al maiale che ho mangiato e che balla la rumba nel mio stomaco. Praticamente è la stessa strada fatta insieme ad Andrea Salvetti la sera prima e la mattina dopo, solo che è un chilometro più in basso. Belli, i tornanti.



La villa è molto bella, c’è una piscina funzionante, ma che a novembre è solo lì per farci gli sberleffi e per ricordarci che l’estate è finita: - eh, ma l’anno scorso ci ha fatto il bagno a notte fonda una disegnatrice di fumetti!!! - Chi?- Non ricordo- Ma sarà stata di qualche paese nordico!- Non so, era sbronza fradicia…-
Lascio i bagagli, Mi preparo per scendere di nuovo. Vincenzo è a Lucca con la sua compagna Giusy e bimbo neonato. Saliamo di nuovo tutti e 4 in macchina . Altri 25 minuti di tornanti in basso, il figlio di Giusy e Vincenzo modulerà per tutta la discesa un lungo lamento che passerà da un forte AAAAAAYYYYYYYYYYYYYYY, a un forte UARGHOOOOOOOOOO. Ma che deve fare? E’ un bambino e giustamente bambineggia… 
Sono questi i momenti in cui però penso che non avere avuto figli può NON essere stata una grande disgrazia. 
Al ritorno in Lucca raggiungiamo tutto lo staff, Simone Romani, Elisabetta Sedda, Francesca Martucci, e ci sono anche Paolo Interdonato e Matteo Stefanelli che si bevono lo sprizz!!!! Ma siamo una macchina militare, trangugiamo lo sprizz e andiamo al ristorante, dove sbaglio a ordinare il piatto e prendo dell’altro filetto di maiale caramellato con mele davvero triste. 




Al ristorante ci raggiunge Brian ‘O Malley , una delle star straniere presenti al festival, che ha pubblicato di recente il suo nuovo libro Seconds, la prima opera dopo Scott Pilgrim (vs the world). Io non so che dirgli, Scott Pilgrim non l’ho nemmeno letto, ma ho visto il film al cinema, c’ero solo io e una coppia, e a metà film lui si è alzato e ha portato via lei urlando “ma che cazzo di film! E ci sono pure i disegnetti!!! . Non lo dico a ‘O Malley, questo ragazzone canadese dai tratti orientali sembra timido quanto me. Finito di mangiare Lucca è vuota, torniamo su, mi aspettano altri tornanti e la compagnia di Vincenzo, Giusy e del loro bimbo che si produrrà in nuovi e originali rumori per tutto il viaggio.
Scherzo, loro sono una coppia veramente amabile, e io sono un vecchio barbogio asociale. 
Non è ancora cominciato il primo giorno, per cui invece di ubriacarci e cadere tutti quanti in piscina si va a dormire alla chetichella.

Giorno 1- 



In questo primo giorno non c’è molto da fare, alla mattina si apre lo stand, io me ne vado a zonzo ad annusare le novità degli altri editori, a vedere chi c’è e a scocciare un po’ di gente che lavora. Individuo il posto con i bagni puliti (il teatro del Giglio) dove mediante il mio magico accredito autore potrò andare a cagare in pace mentre intorno scoppierà l’apocalisse davanti ai cessi chimici approntati per centinaia di migliaia di persone (immaginatevi cosa può succedere mettendo insieme un cosplayer vestito da Iron Man di cartone + costipazione + bagno chimico = Brrrr!!!). Io ho una sessione di dediche da Rizzoli più tardi, poi nel pomeriggio allo stand del BilBolBul Festival. In realtà le dediche vere e proprie le farò il giorno dopo quando arriverà Tiziano Scarpa. Allo stand Simone mi comunica con un certo sadismo che non sa ancora chi ha vinto il GranGuinigi d’oro, ma sa di sicuro chi ha perso: noi.
Io abbozzo con un : - meglio così, allora non devo stare più in ansia! Ma ho la tristessa nel cuor… si sa, io credo ancora alle favole. 



Mi faccio un giro per la città, visito il padiglione Panini, poi il padiglione Bonelli dove incrocio inevitabilmente un affannato Roberto Recchioni già inseguito da tutti (giornalisti, fans, haters, mendicanti), e Luca Valtorta e Valeria Rusconi di XL con cui intavolo una discussione su Qualsiasi Argomento. 
E’ arrivato il momento di rientrare allo stand e di mettermi a fare un po’ di dediche, anche se tra un po’ arriverà Brian ‘O Malley e la scena sarà tutta sua.


                                           ...qui intanto faccio una dedica al mio amico Walter White

 Arriva 'O Malley. A Lucca quando si materializza l’Autore Straniero tutti impazziscono e sembra che tutti lo conoscano da anni e si strappano i capelli per avere un disegnino da sua divinità l’Ospite Straniero Speciale, manco ci dovessero scopare… Io mi ingoio i miei due chili di invidia ed esco a trovare un gallerista di Pietrasanta in visita a Lucca Comics che mi dice: fammi un po’ da cicerone, non ho mai comprato un fumetto, che mi consigli? Eh, bella domanda. Gli faccio vedere un po’ di cose, ma alla fine compra l’unico libro che non gli avevo fatto vedere, Il Grande Male di David B, (ottimo fumetto, ad ogni modo).
E’ una giornata piena, mi incontro con un collezionista che vuole un quadro con lui su una motocicletta chopper, il figlio, la moglie, un deserto da cui emergono delle Fender Stratocaster, Jimi Hendrix e degli strumenti da dentista (tutto qui?), quindi mi vedo con una famiglia di amici che è lì per andare alla presentazione del gioco di Rocco Siffredi e trovo pure il tempo di incrociare Igort per una gara di panza: (sei grasso!!! No, sei più grasso tu! …E’ il nostro rituale saluto). Verso sera si chiude, si aperitivizza, e si va a mangiare al solito ristorante dove sbaglio per l’ennesima volta a ordinare il piatto e ordino un pollo al mattone (?), mezzo crudo con contorno di patate arrosto uccise annegate nell’olio. 
E’ il momento di affrontare i tornanti e di andare alla villa nel bosco, dove ci aspetta un saletta con biliardo, calcetto e bar rifornitissimo (almeno per il momento). Sono stanco, affronto solo il bar.
  
FINE PRIMA PARTE. 


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